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  ARCE - Edizione numero 26 per la manifestazione più sentita

Il paese si trasforma nell'antica Gerusalemme

«Nessuno scandirà il tempo di questa storia e le darà una voce meglio della nostra gente se non l'ha ripetuta pari volte almeno tra i lutti della gente e i solchi amari». Con questa storica introduzione, che sintetizza la grandiosità dell'evento popolare, si accenderanno, questa sera alle 20.30, i riflettori sulla ventiseiesima edizione della Passione Vivente di Arce. Poche ore ancora... E un intero paese si trasformerà nella Gerusalemme di duemila anni fa. L'entusiasmo si mischia con la tensione degli ultimi preparativi. Mesi di preparazione che hanno coinvolto centinaia di persone tra artigiani, artisti locali, tecnici e tanta gente che per un giorno dimentica la propria identità per immedesimarsi nel personaggio assegnato, forse dal caso, in una vicenda che ha cambiato la vita degli uomini. Trecento comparse saranno sulla scena, in costumi d'epoca riprodotti dopo lunghe ricerche dalle sartorie della zona. Nulla è lasciato all'improvvisazione, ogni movimento, ogni gesto, è segno della cura e dell'amore che la gente di Arce ha per questo evento che sente parte della propria vita. Enorme lo sforzo organizzativo della Pro Loco e del Comune di Arce, con i patrocini della Regione Lazio, dell'Apt di Frosinone, della Provincia di Frosinone e della XV° Comunità Montana "Valle del Liri" di Arce. Unico neo potrebbe essere il maltempo. In tal caso la manifestazione si terrà domenica 27 alla stessa ora. L'intento degli organizzatori è quello di comunicare l'assoluta originalità della rappresentazione unica nel suo genere, irripetibile altrove. Proprio questa profonda originalità ha comportato il rapido affermarsi della manifestazione nel volgere di pochi anni: essa si è posta come momento di sintesi delle preesistenti tradizioni del Venerdì Santo in Ciociaria, che erano mere processioni, in costume o non, più o meno ricche o sfarzose, ma senza narrazione e rappresentazione. Il dramma del Golgota si snoda in una successione di oltre trenta scene, legate tra loro in un unico tessuto narrativo, coinvolgente e continuo, che da l'idea di uno spettacolare film in diretta. Per quasi due ore lo spettatore, potrà assistere al rapido succedersi di eventi, sapientemente conditi da dialoghi, musiche e danze. Chi ha vissuto il Venerdì Santo di Arce, si è sentito parte inscindibile della sua spettacolarità. Quando sull'alto di una rupe, posta peraltro ad appena un centinaio di metri dai luoghi dove si svolge la prima parte della manifestazione, si levano realmente le tre croci, con sopra coloro che interpretano i ruoli del Cristo e dei ladroni, ai piedi di quella roccia, migliaia e migliaia di spettatori assiepati, provenienti da più regioni, con un silenzio assordante, sono anche essi parte inscindibile della storia. Quest'anno è prevista una grande novità: per la prima volta un coro eseguirà alcuni brani dal vivo, ma non anticipiamo nulla lasciando la sorpresa agli spettatori.

Ciociaria Oggi venerdì 25 marzo 2005                                   Vincenzo Polselli

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